de Vescovi Ulzbach
Il vitigno Teroldego e i suoi vini
Il vitigno teroldego sembra essere arrivato in Trentino dalla Valpolicella, dove la varietà era conosciuta col nome Tirodola. Alcuni ritengono che il nome Teroldego derivi invece da “Tiroler Gold“, avvalorando quindi un’origine tirolese per questo vitigno.
Il vitigno teroldego, il più importante a bacca nera nel Trentino, ha trovato il suo habitat particolarmente favorevole nella grande area pianeggiante denominata Campo Rotaliano, un fazzoletto di pianura circondata dalle Dolomiti dove trova condizioni uniche, in particolare nei comuni di Mezzacorona, Mezzolombardo e San Michele all’Adige.
Il vino rosso Teroldego ha colore scuro, denso e fitto. Il profumo è fruttato, di ciliegia, marasca, e piccoli frutti di bosco. a cui si aggiungono spezie dolci cannella, pepe e note balsamiche. Al palato è caldo e ampio, dotati di buona struttura e vivace freschezza.
Il Teroldego come vino giovane e semplice ha come abbinamenti lasagne al forno o tagliatelle al ragù. Se invece è strutturato e ha qualche anno di invecchiamento, è un abbinamento perfetto con la carne alla griglia.
La denominazione Teroldego Rotaliano Doc
La zona di produzione del vino Teroldego Rotaliano DOC si estende su un’area di circa 450 ettari sulla destra orografica del fiume Adige, di fronte pareti montuose che sovrastano gli abitati di Mezzolombardo e Mezzocorona, attraversata dal torrente Noce, anticamente detto Ulzbach. Quest’area è detta Campo Rotaliano. I vigneti si trovano a una quota di 200 – 250 m s.l.m. La coltivazione della vite e la produzione di vino fanno da sempre parte del bagaglio culturale della regione e testimonianze sull’attività viticola ed enologica in epoca romana sono state ritrovate anche all’interno della zona di produzione del vino in questione.
Le prime citazioni del vitigno Teroldego in provincia di Trento risalgono al 1480 e riconducono il vino Teroldego alla zona di produzione del “Teroldego Rotaliano”, documentato sin dal XV/XVI secolo. Il vitigno idoneo alla produzione del vino Teroldego Rotaliano DOC è quindi rappresentato dalla varietà Teroldego; le forme di allevamento sono quelle tradizionali della zona: pergola semplice e pergola doppia sono le più comuni.
Di colore rosso scuro con riflessi granati, il Teroldego Rotaliano DOC presenta al naso fragranze di frutta matura che richiamano la mora selvatica, il mirtillo. Il sorso è possente, carnoso e avvolgente, di buona struttura e tannino fitto.
Gli abbinamenti migliori con il Teroldego Rotaliano DOC sono i prodotti tipici della gastronomia trentina, quali carni rosse, salumi e formaggi a lunga stagionatura.
Tra le migliori aziende produttrici di vino a base teroldego c’è de Vescovi Ulzbach, che ricorda l’antico nome del torrente Noce. Sono ben sei i vini Teroldego prodotti da Giulio de Vescovi, tra cui una versione in rosato ed una versione in rosso biologica: rispettivamente il Teroldego Rotaliano Kretzer e il Rosso Ulzbach IGT Dolomiti Teroldego Bio. Fra le altre versioni ci sono il Teroldego Rotaliano Linea Classica, il Teroldego Rotaliano Selezione Vigilius, sottoposto a lungo affinamento in legno, il Teroldego Rotaliano Cru Le Fron che invece affina in contenitori di cemento.
Ottima anche la produzione di spumanti metodo classico. Da uve chardonnay e pinot nero il K900 Metodo Classico di montagna e da pinot nero in purezza il K500 Metodo Classico.
de Vescovi Ulzbach
Storia di terra, sangue e passione. La storia che unisce i de Vescovi al Campo Rotaliano inizia nel 1641 quando, da Vermiglio nella Valle del Sole, Vigilio de Vescovi scese a Mezzocorona lungo il corso del torrente Noce, anticamente denominato Ulzbach. Dal 1708 si dedicano alla coltivazione della vite ed alla produzione di vino. Nel 2003 Giulio de Vescovi rilancia l’attività di famiglia dedicandosi al Teroldego Rotaliano, indiscusso vino principe di questo territorio. Qualche anno più tardi sviluppa, in collaborazione con alcuni amici, un progetto viticolo in Val di Non, da cui oggi ottiene vini bianchi di grande personalità ed una base spumante.
Il vitigno Teroldego e i suoi vini
Il vitigno teroldego sembra essere arrivato in Trentino dalla Valpolicella, dove la varietà era conosciuta col nome Tirodola. Alcuni ritengono che il nome Teroldego derivi invece da “Tiroler Gold“, avvalorando quindi un’origine tirolese per questo vitigno.
Il vitigno teroldego, il più importante a bacca nera nel Trentino, ha trovato il suo habitat particolarmente favorevole nella grande area pianeggiante denominata Campo Rotaliano, un fazzoletto di pianura circondata dalle Dolomiti dove trova condizioni uniche, in particolare nei comuni di Mezzacorona, Mezzolombardo e San Michele all’Adige.
Il vino rosso Teroldego ha colore scuro, denso e fitto. Il profumo è fruttato, di ciliegia, marasca, e piccoli frutti di bosco. a cui si aggiungono spezie dolci cannella, pepe e note balsamiche. Al palato è caldo e ampio, dotati di buona struttura e vivace freschezza.
Il Teroldego come vino giovane e semplice ha come abbinamenti lasagne al forno o tagliatelle al ragù. Se invece è strutturato e ha qualche anno di invecchiamento, è un abbinamento perfetto con la carne alla griglia.
La denominazione Teroldego Rotaliano Doc
La zona di produzione del vino Teroldego Rotaliano DOC si estende su un’area di circa 450 ettari sulla destra orografica del fiume Adige, di fronte pareti montuose che sovrastano gli abitati di Mezzolombardo e Mezzocorona, attraversata dal torrente Noce, anticamente detto Ulzbach. Quest’area è detta Campo Rotaliano. I vigneti si trovano a una quota di 200 – 250 m s.l.m. La coltivazione della vite e la produzione di vino fanno da sempre parte del bagaglio culturale della regione e testimonianze sull’attività viticola ed enologica in epoca romana sono state ritrovate anche all’interno della zona di produzione del vino in questione.
Le prime citazioni del vitigno Teroldego in provincia di Trento risalgono al 1480 e riconducono il vino Teroldego alla zona di produzione del “Teroldego Rotaliano”, documentato sin dal XV/XVI secolo. Il vitigno idoneo alla produzione del vino Teroldego Rotaliano DOC è quindi rappresentato dalla varietà Teroldego; le forme di allevamento sono quelle tradizionali della zona: pergola semplice e pergola doppia sono le più comuni.
Di colore rosso scuro con riflessi granati, il Teroldego Rotaliano DOC presenta al naso fragranze di frutta matura che richiamano la mora selvatica, il mirtillo. Il sorso è possente, carnoso e avvolgente, di buona struttura e tannino fitto.
Gli abbinamenti migliori con il Teroldego Rotaliano DOC sono i prodotti tipici della gastronomia trentina, quali carni rosse, salumi e formaggi a lunga stagionatura.
Tra le migliori aziende produttrici di vino a base teroldego c’è de Vescovi Ulzbach, che ricorda l’antico nome del torrente Noce. Sono ben sei i vini Teroldego prodotti da Giulio de Vescovi, tra cui una versione in rosato ed una versione in rosso biologica: rispettivamente il Teroldego Rotaliano Kretzer e il Rosso Ulzbach IGT Dolomiti Teroldego Bio. Fra le altre versioni ci sono il Teroldego Rotaliano Linea Classica, il Teroldego Rotaliano Selezione Vigilius, sottoposto a lungo affinamento in legno, il Teroldego Rotaliano Cru Le Fron che invece affina in contenitori di cemento.
Ottima anche la produzione di spumanti metodo classico. Da uve chardonnay e pinot nero il K900 Metodo Classico di montagna e da pinot nero in purezza il K500 Metodo Classico.